Oltre ai dipendenti del Torino, Urbano Cairo avrebbe voluto mettere in cassa integrazione anche i giornalisti dei periodici del gruppo Rcs
E’ scontro tra Urbano Cairo e i giornalisti dei Periodici del gruppo Rcs (di cui il patron del Torino è presidente e ad) che, come si evince dal comunicato dell’ultima assemblea, hanno rifiutato la cassa integrazione proposta dall’editore. “L’assemblea dei giornalisti dei Periodici Rcs, ascoltata la relazione del Comitato di redazione sull’ipotesi di accordo raggiunta al termine di due mesi e mezzo di trattative con l’azienda e sul successivo incontro con il presidente di Rcs Urbano Cairo, rifiuta la richiesta di cassa Covid. L’assemblea ritiene la cassa Covid un ammortizzatore sociale inaccettabile in quanto previsto in caso di limitazione delle attivitĂ , limitazione che non ha avuto luogo nei Periodici Rcs” si legge nella nota.
Il comunicato dei giornalisti dei Periodici Rcs
Il comunicato poi prosegue: “L’assemblea conferma invece la disponibilitĂ a un’intesa nei termini concordati martedì 9 giugno tra il CdR e l’azienda, per un contratto di solidarietĂ dal 15 giugno al 31 dicembre 2020 con una percentuale di base del 12,7%, senza possibilitĂ di trattative su misure ulteriori di riduzione della retribuzione e dell’orario di lavoro. In questi mesi di emergenza i giornalisti dei Periodici Rcs hanno dimostrato il loro impegno accettando di lavorare a distanza, spesso in condizioni difficili, pur di salvaguardare la qualitĂ delle proprie testate e la regolaritĂ delle pubblicazioni. La disponibilitĂ dei giornalisti a un contratto di solidarietà – che si affianca al pesante piano di smaltimento delle ferie in corso – è quindi un segno di responsabilitĂ nei confronti delle difficoltĂ economiche che il gruppo dichiara di attraversare, in particolare sul fronte della raccolta pubblicitaria. L’assemblea ribadisce l’importanza di non privare le testate delle risorse giornalistiche necessarie per una corretta organizzazione del lavoro e indispensabili per il mantenimento della qualitĂ dei giornali, condizioni che permettono di cogliere ogni opportunitĂ di ripartenza dell’economia. L’assemblea ritiene che la rinuncia a un accordo giĂ raggiunto equivarrebbe da parte di Rcs a sostenere che il sacrificio economico richiesto non è necessario ai fini dei conti aziendali”.
Torino: cassa integrazione per i dipendenti
E a proposito di cassa integrazione, nelle ultime ore sta facendo molto discutere quella che Urbano Cairo ha chiesto per i dipendenti del Torino (calciatori esclusi) che, stando a quanto riportato dalla nota della Cgil, non avrebbero percepito lo stipendio per diversi mesi.

Dai che se andassimo in b, mi tocco, cairo potrebbe vendere tranquillamente tutti quelli con un mercato, compreso Belotti, vedi dichiarazioni di vagnati, prendere il paracadute e poi fare un bel mercato dell’usato veloce e low budget. Forza grande benefattore, diversi soggetti tifano per te, invece che per il Toro
A parte i poveri braccianti assoldati per difendere la sua squallida causa, questo non lo sopporta piĂą nessuno.
Come impresario ha le pezze al culo. Personalmente se ne fotte, col nero che avrĂ a Panama & C. con gli acquisti misteriosi di Petracchio in zona, campera’ di rendita.
Si sta smontando il castello di carte, con 5 assi, per giunta, che si era costruito.
se lo dic il piĂą sfanculixxato su toronews, allora siamo a posto. oltretutto da entrambe le correnti di pensiero. lui riesce a metterli d’accordo tutti. resto fermo sulla mia idea: RCS BS e altro frega poco. meglio, nulla. serve solo ai piccolini come vanni per poter scaricare un po di… Leggi il resto »
Io sono 1,80….e non ti dico del pisello.